TROPIC THUNDERRegia: Ben Stiller
Genere: Azione/comico
Durata: 107min.
Anno: 2008
Trama da Mymovies.com :Tre stelle vanagloriose e capricciose dello star system hollywoodiano sono costrette a convivere dentro lo stesso film: un
war movie ad alto budget ambientato nel sud-est asiatico. Tugg Speedman è una tronfia superstar di action movie che sogna gloria e Oscar, Kirk Lazarus è un attore drammatico e pluripremiato col vizio del metodo e dell'immedesimazione estrema, Jeff Portnoy
è il divo grasso e cocainomane della saga comica "The Fatties". Decisi
a correggere i loro vizi e a non tollerare oltre bizze e stravaganze,
il regista del kolossal bellico e il sedicente scrittore del best
seller che lo ha ispirato li precipitano dentro una guerra reale e una
jungla autenticamente selvaggia. Occupati a bisticciare e a
rinfacciarsi le rispettive carriere, procederanno ignari del pericolo
imminente. Venire alle armi con un vero e sbraitante gruppo di
guerriglieri asiatici gli sveglierà finalmente dal sogno della
finzione. Tra esplosioni a colori, effetti speciali, e proiettili a
salve troveranno lo spirito di gruppo e un finale conforme al genere.
Il "soldato Charlot" di Charlie Chaplin e il macchinista di Buster Keaton
furono i primi a mettere alla berlina la vita militare e a parodiare
l'insensatezza della guerra. La guerra, l'esercito e la caserma sono
luoghi privilegiati della risata, vuoi per il desiderio di esorcizzare
la drammaticità degli eventi che vi si svolgono, vuoi per portare un
caos travolgente dentro un'istituzione organizzata. L'applicazione del
comico a un oggetto drammatico come la guerra è perciò una delle tante
e possibili declinazioni del concetto di
war movie. Diversamente, la comicità di
Tropic Thundernon affonda i denti nella follia di uno scenario di guerra. Si tratta
piuttosto di una "dichiarazione di guerra" al cinema bellico, di una
commedia parodistica dei conflitti statunitensi rappresentati da
Hollywood: Normandia, Corea, Vietnam, Golfo. Un film pieno di rimandi
metalinguistici, citazioni e ammiccamenti ironici ai clichè dei
classici del genere: da
Platoon ad
Hamburger Hill, da
Apocalypse Now a
Salvate il soldato Ryan, da
Rambo a
Quella sporca dozzina. Ben Stiller
fa esplodere, oltre alle bombe e alle postazioni nemiche, l'arsenale
retorico e narrativo dei film con cui si cimenta, rimontandoli in
maniera iperbolica.
Tropic Thunder diventa così un film pieno
di cinema ma anche un film sul cinema e su Hollywood, circo di
celluloide che esibisce divi volubili, agenti zelanti e produttori
villain e villosi. Lo "smontaggio" delle pellicole più note del genere
non è un gioco gratuito ma un attacco all'immaginario bellicista
hollywoodiano e ad alcuni "vizi" della fabbrica del cinema. L'umorismo
della commedia di Stiller è di stampo prettamente metalinguistico e non
pertiene né alla tradizione chapliniana del comico antimilitarista né a
quella altmaniana (
M.A.S.H.) del cinema brillante dalle connotazioni critiche. A misurarsi con la vita in divisa, al fianco di Ben Stiller, ci sono le maschere esagerate, eccentriche e stereotipate del
black soldier di Robert Downey Jr. e del commilitone in astinenza di Jack Black.
Citazioni viventi del soldato forgiato nel fuoco e temprato nel sangue
della "cultura bellica" hollywoodiana, le performance degli attori
diventano occasioni per omaggi o riletture di figure classiche dei
war movies: Downey Jr. incarna il coinvolgimento e l'esperienza della comunità nera nel conflitto in Vietnam, Stiller compie il
rite de passage del colonnello Kurtz, "morendo" crivellato e dentro un
ralenti come il sergente Elias di Willem Dafoe, Black è il reduce squilibrato e straniato
nato il quattro di luglio. Un mucchio selvaggio che gioca alla guerra, agendo in un film volutamente sgradevole e intelligentemente stupido.
Commento:Bel film ^_^ ci sono delle scene che mi hanno fatto letteralmente impazzire.
Guardatelo, non vi dico altro: è divertente sul serio.
(almeno per me^^)